Attraversiamo la macchia mediterranea che ancora avvolge il sito: una delle aree sacre di età nuragica più note e suggestive dell’isola.
Un vero e proprio villaggio-santuario, catalizzatore delle energie religiose che animavano il mondo che lo ha creato.
Incontriamo molte capanne e un tempio a pozzo protetto da un recinto.
Alcune aree del villaggio dovevano essere destinate alla produzione di oggetti in bronzo. Nel corso della sua lunga ‘vita’ scientifica (la sua scoperta risale al 1865) questo santuario ha restituito infatti una quantità davvero notevole di bronzi: anelli, spade votive, braccialetti, pugnali. Ma soprattutto i cosiddetti ‘bronzetti’: la piccola statuaria in bronzo raffigurante il mondo degli individui femminili e maschili che animavano la vita nuragica.
Al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è possibile vederne un’ampia rappresentanza: guerrieri con stocco e scudo ed elmi con lunghe corna, arcieri, offerenti, oranti.
Sono diventate particolarmente famose le figure dei cosiddetti ‘esseri demoniaci’: individui dotati di quattro occhi, quattro braccia, due scudi
Sono interpretabili come espressione della concezione mitico-religiosa
che animava l’universo nuragico.
Visite guidate
T
+39 338 1941204
www.museoteti.it
E-mail:
sunuraghesnc@tiscali.it
Servizi offerti al pubblico
• visita guidata: si, chiuso lunedì
• pacchetti di offerta integrata: si
• assistenza lingue straniere: inglese e francese
• attività didattica: si
• accessibilità per diversamente abili: si al museo e villaggio di Surbale, no presso Abini
• accesso mezzi di trasporto: no pullman di grandi dimensioni
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